domenica 9 novembre 2008

Silvio e Barack

Il nostro Presidente del Consiglio non perde occasione per non smentire il suo pessimo senso dell'umorismo. Spesso non si capisce se lo è o se ci fa. Sembrano un po' quelle storiche gaffes di Mike Bongiorno: non si capiva quanto spontanee o quanto intenzionali per coltivare il personaggio e fare comunque - anche in quel modo - audience. La differenza - non di poco conto - è che il Mike nazionale faceva solo il conduttore televisivo e le sue gaffes riguardavano questioni trascurabili: che la Longari cadesse o meno sul pisello (o sull'uccello: non ricordo) era cosa che non toccava equilibri internazionali; tutt'al più argomento di discussione per l'italietta nostrana e teledipendente.
Il Silvio nazionale - e, ahinoi, internazionale - dimentica che invece questa italietta lui la rappresenta, e la rappresenta sempre più come un'italietta ridicola nella quale si fanno le corna al vicino nelle foto ufficiali, si loda l'avvenenza del collega danese proponendo di presentarlo alla moglie perché dimentichi Cacciari, ci si dà le pacche sulle spalle con i George W. e Vladimir di turno, ai quali fare riferimento come amici di boccette per sottolineare come ci si sta in confidenza ecc. Salvo poi a accusare gli altri di non avere il senso dell'umorismo: certo non il suo perverso e pericoloso. L'imbecille non è lui, ma gli altri che hanno fatto notare che la battutta era di cattivo gusto! - questa la logica del nostro. E giù a prendersela con la sinistra nostrana: dimenticando che la notizia del suo "abbronzatissimo" era rimbalzata sulle agenzie d'informazione di tutto il mondo. E in una recente conferenza stampa non era stato un giornalista italiano, ma americano, che gli aveva chiesto se pensava, dopo quell'infelice uscita, di fare le scuse al neoeletto Presidente statunitense. Al che il Silvio non aveva trovato nulla di meglio che alzarsi sbottando: "Tu piuttosto fa' le scuse all'Italia".Sorprendente,e miracolosa, la capacità di ribaltare le colpe!
Ricordate la battuta di Totò, con la quale rovesciare il senso logico normale: "Ma se io la tocco, lei perché mi fa il ritocco"? Ma Totò era un comico...


.....................................................forse anche l'altro!

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